top of page
Cerca

Emissioni zero per le nuove auto a partire dal 2035 e nascita di un nuovo fondo europeo per garantire una transizione equa della mobilità sostenibile. Con un voto rivoluzionario la Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha approvato le nuove norme sulle emissioni di CO2 per le autovetture nuove e i veicoli commerciali leggeri, in linea con l'ambizione dell'Unione di migliorare il clima. All’interno del testo ci sono importanti misure frutto della nostra battaglia in questi anni in Europa.

Questo rappresenta sicuramente un forte incentivo alla mobilità elettrica e pulita che allo stato attuale rappresenta il vero e unico futuro della mobilità urbana e sostenibile: zero auto inquinanti, più piste ciclabili e trasporti pubblici efficienti.


La transizione #ecologica è il cuore dell’identità del Movimento 5 Stelle che da sempre sostiene questo tipo di mobilità lottando contro l’inquinamento nelle nostre città.


I tentativi di annacquare il provvedimento da parte di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia sono stati respinti: per loro la salute dei cittadini non conta nulla e lo hanno dimostrato ancora una volta oggi. Come abbiamo sempre sostenuto l’auto elettrica è il futuro, l’auto a benzina e quella diesel sono il passato. Adesso accompagniamo le nostre piccole e medie imprese verso la transizione verde, non dobbiamo perdere il treno di questa rivoluzione industriale basata sulla sostenibilità.

La rivoluzione della mobilità a zero emissioni sta per arrivare, adesso agevoliamo rapidamente la trasformazione del nostro sistema produttivo, in modo che i cittadini e imprese possano guidarla da protagonisti!


Sei d'accordo con noi?

  • SI :)

  • NO :(


Lascia un commento!

>>> Per gli ultimi aggiornamenti segui i nostri canali social:








 
 
 
  • 16 mag 2022
  • Tempo di lettura: 2 min


 

Ci troviamo davanti a una nuova fase storica nella quale ci siamo accorti che le risorse non sono

infinite ma il nostro comportamento rimane ancora basato sul concetto di infinitezza da cui ne deriva il #consumo eccessivo che provoca un enorme problema nella gestione dei rifiuti e la disponibilità di materie prime.

L'economia circolare è una delle chiavi fondamentali per la transizione ecologica, che si avvale di una strategia sulla gestione dei #rifiuti che ci proietterà, da qui ai prossimi anni, verso l’obiettivo del zero waste.

Solo la circolarità può contrastare la carenza di materie prime, un nodo che rischia di destabilizzare l’intera economia con una spirale inflattiva.

L’aumento dei prezzi delle materie prime e la crisi energetica sono campanelli di allarme da non sottovalutare: ora è necessario dare rapida attuazione di un’efficace strategia nazionale per l’economia circolare trovando all’interno del Paese le risorse che è sempre più costoso importare e ridurre così la forbice tra consumo e #produzione dato che in Italia si consuma di più di quello che si produce.

È dunque necessaria una riflessione olistica sul rapporto dell'essere umano e l'ambiente per coniugare crescita e tutela avvalendosi del concetto di #sostenibilità .

Quest’ultima parola, tradotta con l'aggettivo francese "endurable" - “di durata” , significa realizzare delle imprese/forme associative o manufatti che abbiano una durata superiore a quella che hanno normalmente ricorrendo per esempio alla logica del riciclare.

La funzione della #politica è fondamentale in questa fase : deve operare affinchè tutti noi ci impegnamo per ottenere un cambio di mentalità e comportamento partendo dal nostro stile di vita basato ancora su una economia piuttosto lineare.

Il M5S promuove da sempre l’introduzione di progetti fondamentali per l'economia circolare per contrastare l'obsolescenza programmata e creare incentivi ad hoc caratterizzati dalla riparazione e riuso degli oggetti con l'obiettivo di sviluppare una #coscienza civica tanto forte da poter dire addio agli sprechi.




Aiutaci a promuovere l'economia circolare, insieme possiamo fare molto di più !


Seguici sui canali Social:

Instagram >>> m5s_altoadigesuedtirol


 
 
 

I #NEET, ovvero i giovani “Not in Education, Employment or Training” sono tutti quei ragazzi rimasti esclusi sia dal mondo della formazione che da quello del lavoro: non studiano, non frequentano corsi di formazione e non hanno lavoro.

La Provincia di #Bolzano non è esclusa dal fenomeno, infatti tra i 15 e 29 anni la quota dei NEET arriva all'11,1%, circa 7.600 ragazzi che non sono impegnati in nessuna attività lavorativa o di studio. Si tratta di ragazzi e famiglie cadute nell’apatia, sfiduciate dalle istituzioni e che non intravedono speranze per il futuro.


A gravare su questi casi preoccupanti, è stato l’avvento della pandemia che ha costretto la chiusura di scuole, attività e servizi per i cittadini e ha portato a una #crisi sociale oltre che economica. Questa situazione di incertezza e precarietà generale ha compromesso la facoltà da parte dei giovani a sviluppare la loro socialità.

Uno degli aspetti chiave che permette di comprendere l’#urgenza di affrontare questa situazione è proprio l’ambito sociale: tutti i giorni vediamo sui giornali notizie relative alle aggressioni in pubblico tra ragazzini/e di svariate età che non avendo una “valvola di sfogo” scatenano la loro rabbia-tristezza-angoscia-frustrazione attraverso delle risse organizzate.


Le #politiche relative all’inserimento dei NEET hanno un impatto che indirettamente incide sull’aspetto sociale dell’individuo e devono essere affrontate con risolutezza ed urgenza.

Per questo motivo, abbiamo presentato una mozione per incoraggiare la politica e le istituzioni provinciali a intervenire prontamente sul sistema della formazione dei giovani, sul welfare state e sul mercato del lavoro, per arginare questo #fenomeno che si è estremizzato nel periodo della pandemia.


Per questo abbiamo proposto di #sensibilizzare la cittadinanza, soprattutto la fascia dei più giovani, sulla gravità del fenomeno dei NEET, organizzando sportelli ed eventi nelle scuole o nei vari centri in cui si ritrovano. Inoltre sostenere e aiutare, anche con l'aiuto delle loro famiglie, di assistenti sociali, educatori e di psicologi della scuola tutti i giovani NEET, affinché ritrovino nuovamente la motivazione di riprendere i propri studi e possano uscire dall'esclusione sociale. Infine ripristinare appieno le alternative attraverso i corsi professionalizzanti del Fondo Sociale Europeo (FSE), che attualmente sono stati dimezzati.

Purtroppo, la mozione è stata bocciata, ma ci allieta la notizia che dopo aver presentato la nostra proposta, in Italia il governo nazionale ha ora adottato il “piano NEET” per ridurre il problema dell’inattività giovanile attraverso una campagna di sensibilizzazione.

Sensibilizzare, informare e sostenere attivamente, questo era il nostro invito che la Giunta ha rifiutato poiché valutato non compatibile con le priorità attuali, spostando in secondo piano la gravità di questo fenomeno che in realtà incide in maniera vitale sul funzionamento economico del nostro territorio.


Guarda il post sui nostri social >>>

Per saperne di più vai al LINK

della mozione depositata:


 
 
 

Iscriviti ora alla nostra newsletter e ricevi tutte le ultime novità !

© 2024 by MoVimento 5 Stelle Alto Adige

bottom of page